Chirurgia orale 2017-03-24T12:37:12+01:00

Chirurgia Orale

La chirurgia odontostomatologica od orale è una branca della chirurgia e della medicina. Include anche l’implantologia e la parodontologia. Si occupa di estrazioni di denti, residui radicolari, denti inclusi, interventi sui tessuti duri e molli della bocca (ossa mascellari gengive), apicectomie (asportazioni di apici radicolari), chirurgia preprotesica con fini protesici, come i rialzi di seno mascellare, innesti di osso o gengivali per la rigenerazione dei tessuti.

 

Quando un dente è gravemente traumatizzato da infezioni profonde e non può essere recuperato tramite terapie conservative, richiede l’estrazione dell’elemento.
L’avulsione o estrazione dentale è una strategia dentistica che prevede la rimozione di un dente dalla cavità ossea in cui risiede normalmente (alveolo). Normalmente un dente da estrarre presenta una o alcune delle seguenti affezioni:

  • Carie radicolare
  • Frattura radicolare
  • Piorrea avanzata
  • Granuloma o cisti estesa
  • Localizzazione del dente in una lesione tumorale
  • I denti del giudizio sono gli unici denti che possono essere rimossi chirurgicamente per motivi preventivi

È fondamentale ricordare che l’estrazione comporta nella maggior parte dei casi edema, sanguinamento, dolore post intervento. Per limitare l’infiammazione locale possiamo applicare borse del ghiaccio e seguire attentamente la prescrizione farmacologica. Gli antidolorifici – anti-infiammatori sono da assumere prima di avere i primi sintomi di dolore. Sempre da ricordare che:

-Assumere i farmaci prescritti
-Seguire una dieta con alimenti tiepidi e freddi per i primi giorni e morbidi per i primi 7
-Dormire a testa in su e appoggiata su due cuscini
-Non sciacquare durante le prime 24 ore
-Adoperare uno spazzolino morbido
-Non aspirare la ferita e non sputare per mantenere stabile il coagulo
– In caso di sanguinamento arrotolare e piazzare una garza (non del cotone) sulla superficie e stringete i denti per almeno 10 minuti per eseguire la compressione.

L’estrazione dentale è da considerarsi come una chirurgia minore e i pazienti possono realizzare le proprie attività lavorative. Ovviamente è importante sottolineare che non è da generalizzare questa affermazione, perché i lavori d’ufficio non sono comparabili ad altri con maggiori sforzi fisici.

Alimentarsi è fondamentale per aiutare il corpo a recuperarsi adeguatamente. È da preferire una dieta di alimenti morbidi e freschi per rilassare il più possibile il cavo orale dopo l’intervento. Dopo ogni pasto sarà necessario lavare i denti e sciacquare 30 minuti dopo con collutori a base di clorexidina.

Il fumo non è tollerato nei procedimenti chirurgici. La nicotina è un potente vasocostrittore locale e potrebbe ridurre in modo considerevole l’irrorazione sanguigna dei tessuti. Normalmente si consiglia ai pazienti di non fumare dopo gli interventi chirurgici e di trattare le ferite di antisettici topici a base di gluconato di clorexidina. I pazienti che fumano nel post operatorio ritardano la guarigione dei tessuti e in molti casi compromettono la predicibilità del trattamento.

Il sanguinamento post chirurgico può avere un tempo oscillante dalle 24 ore a un massimo di 72 ore nei pazienti con alterazione del processo di coagulazione.
In caso di sanguinamento arrotolare e piazzare una garza (non del cotone) sulla superficie e stringete i denti per almeno 10 minuti per eseguire la compressione.

I tessuti del cavo orale (gengive e osso) sono costituiti da un fitto reticolato sanguineo che apporta nutrimento costante e difese immunitarie. In ogni atto chirurgico il corpo umano reagisce con una vasodilatazione localizzata e quindi un processo infiammatorio che aiuta la liberazione di sostanze che aumentano le difese del campo chirurgico. Si può ridurre questo processo con gli antinfiammatori e una terapia farmacologica controllata.