Ricevere le cure odontoiatriche per molti pazienti è un esperienza che crea disagio e paura allo stesso tempo.
La OMS ha riconosciuto che l’odontofobia è un disturbo che colpisce il 15-20% della popolazione mondiale.
La lista pressoché infinita delle cose che spaventano i pazienti dal dentista non è un segreto. Si passa dalla paura dei rumori acuti di un trapano dentale alle vibrazioni durante un trattamento di conservativa. I pazienti percepiscono una sensazione d’impotenza,immobilità e a volte di nausea per stimolazione del palato molle.
Ricerca per eliminare le cause dell’odontofobia
Storicamente i ricercatori hanno tentato di sostituire la turbina (trapano dentale classico) con un sistema di abrasione ad aria che funziona come una sabbiatrice, ottenendo scarsissimi risultati.
Oggi si è arrivati allo sviluppo di sistemi come il laser che applicati all’odontoiatria conservativa non riescono ad offrire le stesse performance dei sistemi rotanti.
L’ago dell’anestesia provoca ansia ai pazienti che nel momento dell’atto anestetico contraggono i muscoli della masticazione.
Da anni l’odontoiatria si avvale di una tecnica innovativa di sedazione che permette di trattare anche i pazienti più ansiosi, il protossido d’azoto. Si tratta di una tecnica analgesica sedativa che, grazie a dei deflussori d’ossigeno e di protossido, garantisce l’effetto rilassante.
Sedazione cosciente
La sedazione cosciente è in auge nei paesi europei da diversi anni, tecnica sviluppata grazie all’applicazione ormai standardizzata negli Stati Uniti.
La sedazione odontoiatrica comprende 4 categorie:
- Farmaci sedativi assunti per via orale
- Protossido d’azoto
- Combinazione dei primi due
- Iniezione per via parenterale di farmaci sedativi
Il protossido d’azoto si considera il gold standard per la
sedazione odontoiatrica. Il dosaggio controllato di ossigeno e protossido d’azoto per via inalatoria viene individualizzato per ogni paziente.
L’ansia sparisce e i pazienti sentono un senso di rilassatezza riducendo la carica emotiva.
La trattabilità del paziente migliora facilitando la collaborazione con il medico, mantenendo tuttavia inalterati i riflessi. L’esperienza dal dentista migliora e i pazienti si normalizzano immediatamente con la respirazione d’ ossigeno.