La carie e la patologia parodontale ormai si conoscono dettagliatamente, si è arrivati a un livello minuzioso di studi che informano sulle cause ed effetti.
Esistono altre patologie che si presentano con alterazioni del numero dei denti. Normalmente in un paziente sano si contano 32 denti, 16 per arcata:
- 4 incisivi
- 2 canini
- 4 premolari
- 6 molari
Si definisce agenesia dentaria o dentale l’assenza congenita di uno o più elementi dentali. Come suggerisce la definizione riguarda quindi una anomalia genetica che si manifesta con la mancanza di uno o più denti e quindi la presenza di spazi fra un dente e l’altro definiti come diastemi.
Nel periodo embrionario esiste una struttura che ha come finalità la formazione del dente e proprio quindi nel follicolo dentale si presentano diverse alterazioni dello sviluppo che si manifestano con l’assenza del dente.
Il carattere genetico che manifesta questa assenza dentaria può essere considerato una variante normale nella popolazione, perché nel processo evolutivo è stato osservato che vi è una tendenza alla scomparsa dell’ultimo dente (terzo molare / dente del giudizio) prodotto dall’adattamento ai cambiamenti nell’alimentazione dell’uomo moderno. Tuttavia, questo carattere può essere isolato o di prevalenza famigliare.
Si possono ereditare le agenesie?
Quando parliamo di carattere familiare, bisogna considerare la cosiddetta eredità
mendeliana o monogenica, causata dalla presenza di un singolo gene mutato che determina l’aspetto del personaggio e la sua trasmissione da una generazione all’altra attraverso i gameti (ovuli e spermatozoi); questi tipi di eredità possono essere autosomica dominante o recessiva e legato al sesso.
La revisione bibliografica suggerisce di considerare questa eredità come auto
somica dominante manifestandosi quindi nel 50% delle gravidanze quando almeno uno dei genitori presenta questo carattere.
In letteratura è stata studiato l’ordine di apparizione e la frequenza delle agenesie. Quindi in ordine di prevalenza secondo Behrman e cols.:
- terzi molari
- incisivi laterali superiori
- secondo premolare inferiore
- secondi premolari superiori
- incisivi centrali superiori
L’assenza totale della dentatura decidua (denti da latte) viene definita agenodonzia e rappresenta una patologia molto rara negli esseri umani. Comporta l’assenza totale anche della dentatura permanente, definita come ablastodonzia e in questi casi si associano altre patologie e sindromi genetici.
L’assenza parziale di denti può presentarsi in maniera simmetrica oppure casuali e si classifica in base al numero di denti mancanti.
- oligodonzia : assenza di un numero di denti superiore alla metà della rispettiva dentizione
- ipodonzie : assenza di un numero di denti inferiore alla metà della rispettiva dentizione
Cosa possono provocare le agenesie?
Le agenesie totali e parziali causano seri problemi ortognatodontici che derivano dallo sviluppo alterato della bocca durante la crescita e quindi alterazioni gravi della masticazione con riduzione della dimensione verticale. La terapia va individualizzata per ogni caso passando da soluzioni implantoprotesiche per i pazienti con ablastodonzia e oligodonzia e trattamento ortodontico combinato all’implantologia orale nelle situazioni di ipodonzie.
Un fattore da non sottovalutare è anche l‘alterazione dei tessuti ossei (iposviluppo dell’osso basale e del processo alveolare) presenti nelle zone delle agenesie dove normalmente si riscontra una quota di tessuto osseo ridotto volumetricamente e una consistenza tipo IV quindi non ideale per il successo del trattamento implantologico.
La diagnosi corretta è il fondamento per stabilire una corretta terapia,studiare in forma individualizzata ogni caso e pianificare la sequenza clinica adeguata. Risulta necessaria la collaborazione multidisciplinare per ottenere risultati funzionali ed estetici ottimali.